Nel 2021, le regioni che hanno ricevuto molta meno pioggia rispetto alla media degli ultimi 30 anni sono state il doppio di quelle dove le precipitazioni sono state più abbondanti del solito. Un andamento influenzato da La Niña. Ma non è solo la siccità, più diffusa, a dover mettere in allarme. Tra le aree dove si sono accumulati più mm di pioggia figurano anche la Germania e l’area tra Liguria e Piemonte, interessate da eventi estremi che hanno devastato il territorio rispettivamente a luglio e ottobre. Un andamento sempre più erratico, quello delle piogge, che mostra uno degli effetti principali della crisi climatica sullo stato delle risorse idriche globali.
“Gli impatti dei cambiamenti climatici sono spesso percepiti attraverso l’acqua – siccità più intense e frequenti, inondazioni più estreme, precipitazioni stagionali più irregolari e scioglimento accelerato dei ghiacciai – con effetti a cascata sulle economie, sugli ecosistemi e su tutti gli aspetti della nostra vita quotidiana. Eppure, la comprensione dei cambiamenti nella distribuzione, nella quantità e nella qualità delle risorse di acqua dolce è insufficiente”, afferma il segretario generale dell’Organizzazione meteorologica mondiale, Petteri Taalas, introducendo il primo rapporto dell’Omm sullo Stato delle risorse idriche globali.
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