E’ noto oramai che l’analisi dei post su Twitter è indispensabile per le previsioni dei risultati e le tendenze dei votanti alle elezioni politiche.
Le società di marketing e le aziende che sanno monitorare la rete ed i Social Media sono in fermento durante il periodo pre-elettorale ed i giorni delle elezioni; giornalisti tv, carta stampata, movimenti politici e candidati vogliono avere le idee chiare sulle volontà popolari ed i trend che imperversano tra gli aventi diritto al voto.
Siamo abituati a sistemi di sondaggi tradizionali che, ultimamente in particolare, non centrano l’obiettivo, sbagliando le previsioni. Uno strumento allora utilissimo diventano le piattaforme Social e tra queste, quella più indicata per caratteristiche e “popolazione” è Twitter.
Il Social Media che cinguetta racchiude i post ufficiali dei candidati alle elezioni, i movimenti che li appoggiano, le coalizioni, le testate giornalistiche, gli esperti, ma anche e soprattutto dei non addetti ai lavori, coloro che andranno “solamente” a barrare le schede elettorali dando le preferenze.
Proprio in clima di elezioni, chi possiede un account su Twitter è incoraggiato a dire la sua in proposito o a esporsi con un retweet, un’aggiunta ai preferiti o una risposta; sono questo tipo di interazioni che fanno la differenza in materia di listening della rete.
Tra i tanti che hanno studiato le relazioni tra i tweet ed i sondaggi elettorali, in Italia spicca l’istituto IMT Alti Studi Lucca che proprio in questi giorni ha pubblicato sulla rivista scientifica Plus One un interessantissimo report. Questa ricerca si è basata su circa 3,5 milioni di tweet relativi al periodo delle elezioni politiche italiane del 2013 ed effettuata in 3 step:
- 10 giorni prima delle votazioni
- 2 giorni prima
- 24 ore prima.
L’analisi del sentiment voleva dimostrare che ci fosse una correlazione tra le citazioni dei nomi dei capi schieramento (Renzi, Berlusconi, Bersani, Monti, Grillo etc) e l’esito finale dello spoglio delle schede elettorali. Twitter aveva pronosticato il pareggio tra il Movimento 5 Stelle ed il Partito Democratico, perdita di voti di Scelta Civica ed una rimonta del Popolo delle Libertà, seppur non risolutiva.
Tra gli hashtag, quello che più è emerso per quantità di utilizzo è stato #dimissioni; a significare un allontanamento dalla politica di molti cittadini, stufi delle gestione pubblica.
Guido Caldarelli, docente di Fisica Statistica presso IMT Lucca, ha dichiarato in merito:
“Twitter è uno strumento privilegiato per due ragioni importantissime perché la quantità di partecipanti alle discussioni politiche è di un ordine di grandezza superiore rispetto al numero di intervistati nelle statistiche tradizionali; e in secondo luogo perché gli utenti dei social network su internet, tendono in media (a parte casi particolari) a dire la verità più che nei sondaggi, perché non pensano di essere monitorati o analizzati. Si presume quindi che i dati espressi da utenti “genuini” siano maggiormente attendibili.”
Nel mese di Maggio 2014 si svolgeranno le Elezioni Europee, vi terremo informati sui sondaggi social ed i relativi risultati elettorali.