Il software di analisi semantica Blogmeter ha studiato per undici settimane i “cinguettii” degli italiani, scoprendo molte curiosità sull’utilizzo del social dall’uccellino blu in terra tricolore.
Partendo al mattino con qualche tweet qua e là, le conversazioni si intensificano durante la pausa pranzo degli italiani, raggiungendo poi il picco massimo di affluenza nella fascia oraria dalle 19 alle 21.
Meno tweet invece durante il weekend, momento in cui anche i più fedeli “twitteriani” preferiscono riposarsi un po’, per poi tornare puntualissimi il lunedì mattina a raccontare come è andato il fine settimana. Ed è infatti proprio il lunedì la giornata in cui si registrano i cinguettii più mattutini, con la sveglia che suona in media intorno alle 5 del mattino.
Sono soltanto 140 i caratteri che si possono utilizzare per scrivere un tweet, eppure bastano a scatenare lunghe conversazioni, fatte di retweet dopo retweet, per interagire con personaggi famosi o per consultare link che spopolano in rete.
Dall’analisi condotta da Blogmeter, in particolare, è emerso che:
-il 28% dei tweet contiene un link verso siti d’informazione, blog o altri social media;
-il 18% è costituito da un retweet;
-il 5% dei tweet è geolocalizzato, cioè contiene soltanto l’informazione del luogo dal quale si scrive;
-il 23% contiente hashtag legati a macro-categorie, come ad esempio fatti di cronaca (#terremoto #bologna #no2giugno #euro2012 #calcio #monti) o trasmissioni tv commentate in diretta (#mistero #piazzapulita #serviziopubblico).
-la restante fetta è costituita da tweet su stati d’animo o aggiornamenti su come sta andando la giornata.
Nato nel 2006 durante un lungo brainstorming fra i membri di una società californiana di nome Odeo, il social network e microblogging dei cinguettii ha raggiunto la popolarità nel 2007 e cresce ogni giorno di più registrando un numero sempre maggiore di pagine personalizzate.
E tu…come twitti?