Nei giorni scorsi è stato firmato un contratto collettivo specifico per i collaboratori a progetto dei Call Center che svolgono attività in modalità outbound.
L’accordo riguarderà circa 30.000 addetti del settore e rappresenta, come dichiara in una nota Confindustria Digitale “un’importante novità nel panorama delle relazioni industriali, stabilendo una piattaforma di regole, diritti e welfare per lavoratori non subordinati su cui il comparto potrà basare il suo modello di sviluppo. In particolare tre sono gli aspetti qualificanti”.
Tra le novità più significative:
- viene stabilito un compenso minimo garantito rapportato al contratto Tlc, uguale per tutti i lavoratori e valevole su tutto il territorio nazionale, prevedendo la possibilità di incrementare i guadagni attraverso il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
- viene assicurata, inoltre, una garanzia di continuità occupazionale stabilendo un meccanismo di prelazione attivabile dal collaboratore.
- è prevista, infine, l’istituzione di un ente bilaterale, che sarà finanziato in misura diversa da aziende e collaboratori, con la finalità di offrire coperture economiche in caso di malattie di lunga durata e di gravidanza, salvaguardando così le eventuali assenze dal lavoro di questi collaboratori.
Il contratto, firmato da Assotelecomunicazioni-Asstel, Assocontact e i sindacati di categoria Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil entrerà in vigore dal primo settembre e garantirà diritti e tutele sociali per questo importante comparto.