L’utente social medio è in continuo cambiamento, come lo è il mondo che lo circonda, a partire dalle piattaforme stesse.
Facebook, Twitter, Pinterest, Instagram etc sono tutti diversi tra loro, non solamente per l’aspetto grafico e quello funzionale, ma per il pubblico che hanno.
Ogni piattaforma offre un microcosmo, in cui si hanno delle proprie regole scritte e non scritte e che si popola di persone che hanno alcune abitudini anzichè altre, che seguono dei rituali, hanno dei codici etc.
Chi utilizza Twitter non è come chi utilizza Facebook, ma non solo: la stessa persona che ha profili su entrambi i social media, si comporta in modi diversi a seconda della piattaforma.
Come lo sappiamo?
Dagli studi effettuati proprio sulle abitudini social. Tutti sappiamo che Twitter è il canale preferito per le news, mentre Facebook per rimanere in contatto con i conoscenti, ma le cose cambiano! Secondo la ricerca di Pew Research Center, su 2000 persone, il 63% degli intervistati utilizza entrambe le piattaforme per ricercare notizie di attualità. Il ruolo di Facebook è quindi cambiato. Anche il pubblico del prodotto di Mark Zuckerberg si è evoluto; non è un caso che l’età media degli utilizzatori del social americano si sia alzata e che i millenials abbiano preferito altre soluzioni come Snapchat, Instagram o Youtube.
Nonostante gli utenti di Facebook siano più avvezzi all’attualità, Twitter rimane sempre il leader delle news, sia per la consultazione rapida, sia per esprimere le proprie opinioni con i 140 caratteri disponibili; specialmente se si tratta di commenti live, su accadimenti in tempo reale.