L’eCommerce B2C – Business to Consumer – in Italia è in netta crescita e continua evoluzione grazie all’avanzare della tecnologia, la consapevolezza dei clienti e l’impegno dei brand.
Dal report dell’Osservatorio eCommerce B2C curato da Politecnico di Milano e da Netcomm emergono tutti gli aspetti del commercio elettronico, le cui transazioni sono aumentate in 2 anni del 16%.
L’acquirente medio italiano è abituale, ma è sempre in cerca di novità; si tratta di 11 milioni di persone per lo più intorno alla fascia d’età 30-55 anni. E’spesso l’uomo a fare shopping via internet, anche se acquista bene per tutta la famiglia più che per sè.
Sono maggiori gli acquisti di servizi rispetto a quelli dei prodotti; il giro d’affari nel 2015 legato ai primi è di circa 10 miliardi con una crescita del 12% a fronte dei circa 7 miliardi con crescita del 21% per i secondi.
I settori che stanno avendo maggior successo sono:
- turismo, con un incremento annuo del 14%
- hi tech, con crescita del 21%
- abbigliamento con incremento del 19%
- editoria, con una crescita pari al 31% grazie ai libri.
A fare la differenza sono ovviamente i colossi dell’e-commerce come Zalando, Yoox ed Amazon; quest’ultimo è il protagonista dell’aumento della presenza dei prodotti artigianali italiani grazie all’istituzione della vetrina “made in Italy”.
Tra aggregatori e siti con e-commerce l’Italia può dire la sua!
Spiega Riccardo Mangiaracina, Direttore dell’Osservatorio eCommerce B2C:
Quest’anno i prodotti emergenti acquistati online sono quelli dei settori alimentare, grocery e largo consumo confezionato, bellezza, giocattoli, mobili e complementi d’arredo, che nel complesso valgono poco più di un miliardo di vendite, mentre qualche anno fa non erano nemmeno rilevati
Nell’ambito della vendita dei servizi è il settore del turismo quello trainante, con un valore di 8 miliardi circa, rappresenta la metà delle transazioni B2C tramite web..non è un caso che siamo conosciuti come “Il bel Paese”.
Alessandro Perego, direttore Scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano ha commentato così:
La penetrazione dell’eCommerce raggiunge il 4% delle vendite retail, ma siamo ancora lontani dai principali mercati occidentali (Francia, Germania, UK e USA) dove l’eCommerce ha raggiunto livelli di diffusione fino a quattro volte più elevati. La strada per trasformare il commercio elettronico in una reale consuetudine di acquisto è tracciata dai principali player: occorre migliorare le prestazioni dei cosiddetti basics, ossia gamma, prezzo e servizio.
Roberto Liscia, Presidente di Netcomm ha aggiunto:
Secondo i dati del Net Retail, 8,5 milioni di individui lo scorso anno hanno cercato informazioni online mentre osservavano un prodotto in un negozio (cosiddetto fenomeno dell’info-commerce)Al tempo stesso si osserva anche la dinamica opposta, il fenomeno dello showrooming: 13,6 milioni di consumatori cercano oggi in un negozio un prodotto già visto online nel mese precedente. Questi dati mostrano molto chiaramente come il consumatore utilizzi canali online e offline non in maniera alternativa o cannibalizzando l’uno con l’altro, ma semplicemente ricercando in ognuno di essi la soddisfazione del bisogno che in quel momento lo spinge ad interagirvi.