In Europa sono molte le aziende che non hanno familiarità con i Big Data e che non ne sfruttano le enormi potenzialità.
Il dato emerge da un’indagine condotta da IDC, società di ricerche di mercato e consulenza in ambito IT su 1.651 imprese operanti in Italia, Germania, Francia, Spagna e Regno Unito.
Abbiamo più volte descritto in questo blog i vantaggi competitivi che la tecnologia dei Big Data può fornire alle imprese: basti pensare a Google che utilizza questi dati per proporre una pubblicità mirata, analizzando, ad esempio, quali sono le ricerche effettuate dagli utenti e da quali luoghi.
Di seguito riportiamo i risultati più significativi della ricerca, presentati durante il convegno IDC Big Data & Analytics Conference 2014 a Milano.
Solamente il 24% delle aziende prese in esame ha iniziato a lavorare con queste tecnologie, mentre il 7% ha pianificato di acquistarle entro i prossimi 2 anni; il 15% delle aziende intervistate, tuttavia, non ha mai sentito parlare di queste tecnologie.
I settori in cui vengono utilizzati maggiormente i Big Data sono telecomunicazioni e media, servizi finanziari e manifattura, mentre per i prossimi anni si prevede un incremento nell’utilizzo per il settore healthcare.
Per quanto riguarda l’ Italia, analizzando un campione di 100 aziende risulta che il 30% ha puntato sui Big Data. 18 di esse, tuttavia, li hanno impiegati solo in progetti pilota e sperimentazioni principalmente nei settori dell finanza, dei trasporti, del retail e nella pubblica amministrazione.
Ad ogni modo i dati confermano una crescita negli investimenti in questo settore: nel nostro paese nel 2013 sono stati spesi 148,6 milioni di euro, nel 2018 si arriverà a 373,3 milioni in software (36%), servizi IT (24%) e storage (24%)
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