Da qualche giorno gli utenti italiani di Facebook visualizzano delle informazioni aggiuntive sulle testate e gli articoli che scorrono nella newsfeed. Molti, infatti, avranno notato la piccola “i” sovrapposta alle anteprime dei contenuti che vengono condivisi in bacheca. Se ci si appoggia sopra il cursore del mouse, esce fuori la dicitura “Mostra altre informazioni su questo link”. In quel modo la piattaforma, che ha lanciato la funzionalità negli Stati Uniti già lo scorso aprile, fornisce più informazioni di contesto su una certa fonte. In modo che gli utenti possano decidere cosa leggere, di cosa fidarsi e cosa condividere. O almeno, si spera che ne facciano buon uso.
In quello specchietto informativo vengono sintetizzati alcuni dati chiave che possono dare una mano agli utenti a valutare la credibilità di un pezzo e determinare appunto se fidarsi di una certa fonte o meno. Sono elementi selezionati a partire da indagini e ricerche sia di operatore del settore che accademiche e che dovrebbero consentire una minore circolazione di fake news, bufale e notizie non verificate. Prosciugando il traffico verso le Pagine fasulle, che copiano e incollano o diffondono notizie inventate.
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