Nell’era del web 2.0 l’informazione corre su Twitter, raggiungibile da tutti tramite internet anche a distanza di chilometri e libera da censure o vincoli.
Abbiamo avuti diversi esempi di notizie che fanno il giro del mondo solo grazie ai cinguettii da 140 caratteri, poichè provengono da Paesi in cui regimi e situazioni belliche non ne permettono la diffusione tramite stampa, radio e tv.
Proprio in questi giorni sono tante le fotografie, i filmati e le notizie che arrivano dalla Turchia, Paese che sta vivendo una delicata situazione sociale. Ai telegiornali arrivano informazioni di diverso tipo:
- quelle ufficiali della stampa turca
- quelle dei blog e dei Social Network.
I canali Social ed i blog sono amministrati da gente comune, da fonti di ribelli e da semplici cittadini osservatori della rivolta.
Da una parte c’è chi accentua e dall’altra chi sminuisce la gravità di alcuni accadimenti; le immagini che trasmette la tv turca non sono le stesse che arrivano via Twitter e Facebook. Quelle del web sono informazioni slegate da ogni vincolo, raccolte e diffuse da persone che si improvvisano reporter, che nella vita fanno altri mestieri e che non hanno mai studiato le scienze dalla comunicazione..sono mosse dalla voglia di informare e farlo liberamente.
Sono tanti i profili, gli account, i link che fanno una contro informazione e questo ricorda quanto già avvenuto in altri paesi non troppo tempo fa.
Già nel 2009 i primi tweet di contro-informazione arrivavano a noi occidentali dall’Iran con la richiesta di liberare i prigionieri politici di Ahmadinejad. Nel biennio successivo il Social Networking ha avuto un ruolo fondamentale nel paesi attraversati da quel vento di cambiamento chiamato “Primavera Araba“; è impossibile dimenticare le immagini provenienti da Egitto e Tunisia in particolare con le richieste di emergenza, le fasi dei combattimenti, gli svolgimenti strada per strada della rivolta.
Oggi più che mai si può affermare che è su Twitter che corre l’informazione libera!
I cinguettii sono raggiungibili e divulgabili da ogni parte del mondo, basta uno smartphone!
Inoltre cogliere un video o un’immagine è istantaneo, come è veloce la diffusione e questo può dare la possibilità ad ognuno di noi di essere reporter di un evento importante e di dare la propria visione di un evento già diffuso.