Volevamo creare le giuste condizioni per:
- Migliorare la comunicazione, l’ascolto, l’efficacia dei processi decisionali del team
- Sviluppare i singoli talenti per aumentare la qualità complessiva del gruppo di lavoro
- Potenziare capacità creative e innovazione
- Rafforzare la capacità di problem-solving e trasferirla nel lavoro
- Aumentare il senso di appartenenza a TP e orgoglio sui risultati raggiunti
- Aumentare la motivazione dei soggetti coinvolti e trasmettere a tutti i Teleperformers la consapevolezza di quello che possono raggiungere e realizzare inseguendo sogni, interessi, passioni
- Dimostrare che “Transformare la Passione in Eccellenza“ non è un mero slogan ma un segno che ci contraddistingue tutti
Abbiamo scelto il teatro perché il teatro è il luogo della verità e non della finzione, della consapevolezza… si può lavorare in team senza perdere la propria individualità e questo, altro non è che la stesura di un copione, lo studio di linguaggi verbali e corporei, l’allestimento di una scenografia o la scelta dei costumi di scena.
Di questo, dei nostri meravigliosi colleghi, della nostra capacità di supportare dei programmi di solidarietà attraverso il teambuilding, della nostra capacità di essere empatici sempre e di trasferire il nostro entusiasmo nella gestione quotidiana del Cliente se ne parla QUI.
“Io so e non so perché lo faccio il teatro ma so che devo farlo, che devo e voglio farlo facendo entrare nel teatro tutto me stesso, uomo politico e no, civile e no, ideologo, poeta, musicista, attore, pagliaccio, amante, critico, me insomma, con quello che sono e penso di essere e quello che penso e credo sia vita. Poco so, ma quel poco lo dico.” (Giorgio Strehler)
La Redazione