In Italia, nel solo mese di maggio, gli attacchi informatici «hanno toccato la soglia di 140 al giorno. Dal 25 maggio sono aumentate di oltre il 500% le comunicazioni di data breach al Garante, che hanno interessato, assieme a quelli notificati a partire da marzo, oltre 330.000 persone». Lo ha detto il presidente dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali, Antonello Soro, nella relazione annuale al Parlamento.
I numery dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali. Nel 2017 l’Authority ha adottato 573 provvedimenti collegiali. E’ stato fornito riscontro a circa 6.000 quesiti, reclami e segnalazioni con specifico riferimento ai seguenti settori: marketing telefonico (in costante aumento); credito al consumo; videosorveglianza; concessionari di pubblico servizio; recupero crediti; settore bancario e finanziario; assicurazioni; lavoro; giornalismo; enti locali; sanità e servizi di assistenza sociale. Sono stati decisi 276 ricorsi, riguardanti soprattutto editori (anche televisivi); banche e società finanziari; P.A. e concessionari di pubblici servizi; datori di lavoro pubblici e privati; fornitori telefonici e telematici; marketing. I pareri resi dal Collegio al Governo e al Parlamento sono stati 19 ed hanno riguardato, in larga parte, l’attività di polizia e sicurezza nazionale, i dati sanitari, l’informatizzazione delle banche dati della P.a., il fisco.
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