Un cyberattacco che provochi una lunga interruzione all’erogazione di elettricità terrorizza le utilities. A dirlo una nuova ricerca Accenture secondo cui il 63% degli executive ritiene che nei prossimi cinque anni il proprio paese possa essere, a vari gradi, esposto a questo rischio; il dato sale al 76% in Nord America.
La maggiore preoccupazione a fronte di un attacco informatico sia l’interruzione dell’erogazione di elettricità (il 57% si ritiene molto preoccupato a tale proposito), seguito dalla sicurezza per dipendenti e/o clienti (53%) e dai danni agli asset fisici della rete (43%).
“Il rapido sviluppo di malware sempre più sofisticati e facilmente utilizzabili da cyber criminali costituiscono una chiara minaccia per i sistemi di distribuzione dell’energia elettrica – spiega Mauro Marchiaro, responsabile Settore Energia di Accenture in Italia, Europa Centrale e Grecia – In assenza di un’efficace protezione, i ricchi flussi di informazioni trasportati dalle reti digitali potrebbero essere manipolati per causare malfunzionamenti ed interruzioni dell’erogazione di energia elettrica causando disagi e danni economici, e commutandosi in una reale minaccia per il paese e l’intera comunità”.
Se da un lato la maggiore connettività dei sistemi di controllo abilitati dalla rete intelligente porterà notevoli benefici in termini di sicurezza, produttività, qualità dei servizi e efficienza operativa, dall’altro l’88% degli intervistati ritiene che la cyber security sia una forte fonte di preoccupazione nello sviluppo delle smart grid.
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