In tempo di scandali sulla privacy e trasparenza, specialmente dopo il doppio turno di audizioni di Mark Zuckerberg al Congresso statunitense, ogni passaggio in questo senso è quasi obbligato. E c’è da aspettarsi che molti altri colossi del web si muovano sempre più in questa direzione, anche perché il fondatore di Facebook ha dimostrato di essere pronto a tirare nella mischia molti altri giganti come Apple. E alcuni parlamentari hanno in effetti espresso la necessità di ascoltare anche altri vertici della Silicon Valley e non solo.
Per questo anche Instagram sta costruendo un suo strumento di “portabilità dei dati” che consentirà agli utenti – viaggia verso il miliardo di utenti – di scaricare una copia di tutto ciò che hanno caricato sulla piattaforma. Una funzionalità simile a quella già disponibile proprio sull’app madre. Lo ha confermato direttamente Menlo Park al sito TechCrunch.
Lo strumento potrebbe aiutare gli utenti a rendersi conto di quanti dati sul loro conto hanno caricato sull’app di condivisione foto e video. Ma è un passo necessario per allineare anche il programma ideato da Kevin Systrom ma controllato sempre da Facebook alle prescrizioni del Gdpr, il nuovo regolamento europeo per la protezione dei dati, che richiede appunto questo genere di portabilità e accesso alle informazioni personali e il cui periodo di transizione scadrà alla fine di maggio.
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