Ma servono ancora gli sms? E perché gli operatori mobili continuano a inserirli nei piani tariffari? Prima di rispondere a queste domande è necessario partire da alcuni dati. Fra Messenger di Facebook e WhatsApp, i messaggini di testo inviati ogni giorno nel mondo sono oltre 60 miliardi. Un numero monstre, soprattutto se si considera che entrambe le applicazioni sono di proprietà della stessa azienda: la Facebook Inc. con sede a Menlo Park, in California. Valore odierno: 339 miliardi di dollari.
Tralasciando Messenger, che in sostanza è una piattaforma di messaggistica istantanea a disposizione dei “soli” utenti Facebook (in tutto il mondo sono oltre un miliardo e mezzo), vale la pena concentrarsi su WhatsApp. L’applicazione da oltre un miliardo di utenti, per la quale Zuckerberg ha scucito un assegno da 19 miliardi di dollari – è legata al numero di telefono di ciascun utente, e – di fatto – ha cannibalizzato i vecchi sms, traducendo questo successo targato Facebook in un’autentica disfatta per i giganti delle Tlc.
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