I cybercriminali, certo. E poi la maggiore sofisticazione e pericolosità delle minacce, che trova breccia in sistemi per la sicurezza spesso e volentieri inadeguati e non aggiornati. La violazione di dati sensibili e infrastrutture critiche all’interno di un’azienda ha sempre una spiegazione e – il dato è sorprendente fino a un certo punto – per l’87% delle grandi organizzazioni è il personale inesperto il principale «cyber risk». Il dato, particolarmente preoccupante se consideriamo che la formazione degli addetti è tra i fattori che progrediscono più lentamente in relazione agli attacchi informatici, emerge dal rapporto «The Cyber Security Imperative» elaborato da Esi ThoughtLab (la divisione di Econsult Solutions che si occupa di thought leadership) in collaborazione con Willis Towers Watson e altre aziende specializzate in sicurezza e gestione del rischio.
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