LE RAGAZZE sono molto più attente a “sfuggire” agli adescatori sui social che usano false identità e immagini per carpire loro, attraverso le chat, informazioni sensibili e anche altro. I ragazzi, invece, pur riconoscendo l’esistenza di profili falsi, spesso cedono alla tentazione e molti di loro confessano addirittura di aver creato a proprio uso e consumo identità fasulle. Con obiettivi e motivazioni diverse, si va dall’esigenza di coprire proprie debolezze fisiche e di relazione fino alla voglia di perseguitare altri giovani con problemi psicologici, fisici e di capacità di interagire nel mondo digitale.
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