L’impronta digitale. Cultura umanistica e tecnologia

“L’informatica è davvero il latino del XXI secolo, come afferma oggi chi propone la cultura tecnologica quale nuovo cardine di istruzione, ricerca e politica culturale?”

È questa la domanda alla quale Lorenzo Tomasin cerca di rispondere attraverso il libro “L’impronta digitale. Cultura umanistica e tecnologia” dell’editore Carocci. Cultura digitale, alfabetizzazione digitale, cittadinanza digitale, competenza digitale; sembra davvero che il digitale, inteso come tecnologia, sia qualcosa da cui non si può più prescindere. E sembra anche che cultura umanistica e tecnologia siano tra loro incompatibili, almeno dal punto di vista concettuale.

Tutti quanti siamo portati a pensare che ciò che è “umanistico” a fatica possa essere anche tecnologico. In realtà, non è questo il nocciolo della questione. Con “cultura umanistica” definiamo un ambito di contenuto, più precisamente

“il luogo della riflessione su due specificità fondamentali della specie umana, cioè la facoltà di linguaggio e la storia che ne è il prodotto, l’una e l’altra peculiari dell’uomo.”

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