Recenti dati Istat confermano che l’Italia è ancora il Paese europeo con il più alto numero di PMI, che rappresentano il 95% del totale delle unità produttive. Un’indagine Doxa per Groupon ha analizzato un campione di 900 PMI italiane, equamente diviso tra imprese che, almeno una volta, hanno utilizzato Groupon per promuovere la loro attività commerciale (quindi sicuramente vicine al mondo web, da qui chiamate PMI 100% Online) e imprese che, invece, non hanno mai collaborato (forse ugualmente digitali ma lontane dal mondo del couponing, da qui in avanti chiamate PMI).
Cosa emerge?
Rispetto al 2013, il livello medio di coinvolgimento delle PMI nel digital marketing è più che raddoppiato nel 2017 (dal 27% al 58%) ed è diminuita la quota di chi non utilizza strumenti digitali (dal 44% al 24%). Diminuisce anche la percentuale di chi non ha una strategia di marketing (dal 26% al 17%) e aumenta del 20% la percentuale di chi adotta un mix di mezzi digitali e tradizionali.
Attualmente la maggioranza delle PMI italiane ritiene che il web marketing giochi un ruolo importante per lo sviluppo del proprio business; la percentuale è cresciuta del 30% arrivando a quota 56% nel 2017. Il web è invece fondamentale per l’81% delle PMI 100% Online che dimostrano una maggiore familiarità con le nuove tecnologie digitali.
Ma non siamo ancora in una fase di digitalizzazione avanzata
Rimane però invariata negli anni la percentuale di piccole medie aziende che hanno un proprio sito aziendale: pari sempre e solo al 63%. Il ruolo del web sugli acquisti non è infatti completamente compreso: solo il 50% delle PMI ritengono che il web influenzi fortemente i consumatori nel processo d’acquisto di prodotti e servizi (mentre tale percezione è condivisa dal 70% delle PMI 100% Online).
La Redazione