Arriverà il cartello “Non disturbare”: Facebook e Instagram possono andare in pausa

DOPO la fase della dipendenza e della dopamina a gogo si sta scatenando quella opposta del paternalismo digitale. In fondo è vero: lo smartphone, e gli ambienti a cui ci dà accesso ogni istante della nostra vita, lo controlliamo decine di volte al giorno. Alcuni in modo compulsivo. Parecchi studi parlano di una forchetta fra le 80 e le 120 sessioni ogni 24 ore. Se invece allarghiamo al semplice tocco, cioè al richiamo quasi ancestrale dell’oggetto, la cifra s’impenna sulle migliaia di volte. Per questo Apple e Android stanno per introdurre nelle nuove versioni dei loro sistemi operativi – rispettivamente iOS 12 e Android P – delle modalità per rendere i dispositivi meno invasivi. Anzi, per aiutarci a combattere la dipendenza.
D’altronde sul tema si è espresso da poco lo stesso Tim Cook, grande capo di Apple: “Onestamente non abbiamo mai voluto che le persone esagerassero con l’utilizzo dei nostri prodotti e abbiamo cercato di riflettere profondamente su come possiamo aiutarli – ha spiegato – vogliamo che le persone siano spinte dai loro telefoni a fare cose che non potrebbero fare altrimenti. Ma se passi tutto il tuo tempo sul telefono, vuol dire che stai spendendo troppo tempo al cellulare”. Parole che hanno fatto discutere.

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