ALCUNI giorni fa IBM aveva individuato una campagna di phishing globale che aveva ed ha ancora come bersagli aziende e organizzazioni impegnate nello sviluppo della catena del freddo per distribuire i vaccini contro Sars-CoV-2, un tassello fondamentale della supply chain mondiale. Si tratta solo dell’ultimo capitolo di quella che secondo CybergON è stata in questi mesi una scatenata guerra informatica alla proprietà intellettuale e alle informazioni che ruotano intorno allo sviluppo e alle sperimentazioni dei vaccini da parte di numerose imprese, istituzioni e laboratori in tutto il mondo. Secondo il report 2020 di Enisa, l’Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione, lo spionaggio è la motivazione dietro al 20% dei data breach e ha visto un significativo incremento proprio tra luglio e novembre, periodo in cui la speculazione sui vaccini anti-Covid si è fatta più intensa. Fino a concretizzarsi ad autunno inoltrato con gli annunci dei top manager delle case farmaceutiche come Pfizer e Moderna e all’avvio delle somministrazioni in diversi paesi, dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti.
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