Le aziende stanno implementando siti che consentano il commercio elettronico e per farlo devono chiedersi chi è il cliente tipo che compra online.
Nessun brand si può avventurare nella vendita via web senza aver effettuato degli studi su:
- il proprio bacino d’utenza online (analytics del sito e dei canali social)
- la propria customer base (tipologia, localizzazione, età, abitudini etc)
- il settore
- i competitor
- la propria reputazione web.
Per fare questo tipo di ricerche le aziende devono affidarsi a chi ha l’esperienza sia nell’eCommerce che nel marketing e nel web & social listening; è fondamentale studiare la rete per poter poter implementare delle strategie che puntano al business.
Ma è anche utile avere l‘identikit del compratore online.
In Italia, così ha rivelato un report Istat del 2014, colui che effettua gli acquisti via web è uomo e compra tecnologia:
- apparecchiature elettroniche
- hardware e software per computer
- videogiochi
- servizi legati alle telecomunicazioni.
Le donne invece comprano via web libri ed attrezzature o abbigliamento sportivi.
L’acquirente 2.0 è diverso dal cliente tradizionale che acquista presso il negozio fisico, ma è anche evoluto rispetto a qualche anno fa; è maggiormente consapevole. L’utente web prima di completare l’acquisto cerca informazioni in rete e confronta.