COME ripetuto più volte nel corso degli ultimi mesi, anche nel corso di incontri riservati per gli addetti ai lavori, l’intelligenza artificiale è la chiave di Facebook per combattere le storture che avvelenano la piattaforma. Dalla disinformazione ai fake fino alle campagne d’odio. Un ingrediente immancabile di queste ultime sono i meme, immagini e testi sovrapposti in modo comico, volgare o pseudoinformativo, che diventano virali e spesso rischiano di veicolare un messaggio (errato o ingiurioso) più di migliaia di post testuali.
Adesso Menlo Park ha annunciato in un post sul blog ufficiale lo sviluppo di un sistema battezzato Rosetta in grado, attraverso l’uso del machine learning, di identificare i testi all’interno di immagini e video e poi di trascriverli in qualcosa di comprensibile al sistema stesso. Che a quel punto potrà valutarne la correttezza a partire dai soliti standard della comunità. D’altronde il lavoro di moderazione umana, di quei contenuti come di ogni altro post inaccettabile, non può essere condotto “a mano” nonostante l’incremento degli addetti alle “pulizie digitali” del gruppo (saranno 20mila entro l’anno).
Leggi l’articolo completo QUI
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.