A QUANTO PARE l’agognata funzione per ripostare sulla propria bacheca foto e video degli altri utenti sta per arrivare. Su Instagram, ovviamente, dove questa azione è possibile ma solo passando per le numerose applicazioni terze disponibili nei negozi digitali dei sistemi operativi come Repost (iOS e Android). Il cosiddetto “regram”, cioè la condivisione di contenuti pubblicati da altri e rilanciati sul proprio profil, sarebbe infatti in fase di test. Si tratta di un passaggio significativo visto che il top management dell’app, da Kevin Systrom in giù, hanno a lungo resistito sulla questione.
Se il timore era ed è ancora che possa corrompere la natura profonda dell’applicazione, è pur vero che la piattaforma – che ha da poco superato il miliardo di utenti – sta vivendo da un paio d’anni una mutazione, tutta sbilanciata a favore delle Storie, i contenuti effimeri che scompaiono dopo 24 ore e che sembrano raccogliere un’attenzione sempre più massiccia. Evidentemente, numeri alla mano, il management ha capito che occorre dare una scossa alla bacheca verticale, quella in cui si pubblicano foto e clip che rimangono. Il “regram” potrebbe dunque essere la mossa giusta. Come tutti i meccanismi di condivisione potrebbe però aprirsi a catene di Sant’Antonio, fake news e altre conseguenze non proprio positive che “il social della gentilezza”, come si definisce da solo, vorrebbe evitare.
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