I pazienti del Moscati scrivono al Papa

Domani, 19 ottobre 2022, una delegazione di Teleperformance consegnerà a Papa Francesco una lettera scritta da alcuni pazienti del reparto di Ematologia dell’Ospedale San Giuseppe Moscati di Taranto. Di seguito riportiamo la lettera:

“Caro Santo Padre,

siamo un gruppo di persone che Le scrivono dalla città di Taranto, accomunate dalla medesima esperienza di Leucemia e trapianto di midollo osseo. 

Siamo ragazze e ragazzi, mamme e papà, nonne e nonni che lottano ogni giorno per continuare a vivere e amare. Ad alcuni di noi è stata diagnosticata una recidiva, altri ricevono periodiche trasfusioni di sangue, altri ancora seguono un regime chemioterapico. 

Durante il nostro lungo percorso di cura abbiamo imparato a conoscerci, a sostenerci l’uno con l’altro, a stringere amicizia e lottare insieme. Abbiamo perso, purtroppo, alcuni nostri compagni e compagne e questa lettera è anche da parte delle loro famiglie.

L’esperienza della malattia e del trapianto ha lasciato tracce indelebili nel nostro cuore, nella nostra mente e nel nostro spirito, ponendoci dinanzi a una serie di domande sul senso della vita. In un momento storico in cui sembrano prevalere l’odio, l’ostilità, l’individualismo, la mercificazione dei sentimenti, noi crediamo fermamente nell’amore come salvezza. Amore che abbiamo trovato tra gli ultimi, tra le persone bisognose come noi, nel personale sanitario che si spende amorevolmente per curarci, nei volontari che dedicano se stessi in maniera del tutto gratuita per aiutarci a vivere, nel sostegno reciproco che ognuno di noi dona all’altro, divenendo nel tempo un gruppo coeso sul quale poter contare per superare momenti di sconforto e paura. 

Siamo consapevoli di come convivremo per sempre con la nostra malattia alla quale, però, fin dall’inizio ci siamo riproposti di dare uno spiraglio di luce offrendo tutto l’aiuto che ci è possibile donare agli altri, impegnandoci nelle campagne di sensibilizzazione sulla donazione del sangue e del midollo osseo. Con il nostro impegno non ci proponiamo di ricambiare l’amore che ci viene donato ma diffonderlo allo stesso modo in cui lo riceviamo insieme alla Fede che rappresenta la nostra forza, la nostra guida, il nostro conforto, il nostro rifugio nei momenti difficili, speranza e ispirazione per essere testimonianza di vita. 

Le nostre preghiere sono rivolte agli altri e quando pensiamo a noi stessi è solamente per esprimere la più profonda gratitudine per la vita che ci viene concessa di vivere. Perché la vita è un dono che, troppo spesso, viene svalutato, così come viene trascurato quanto l’amore sia la cosa più importante. Desideriamo veder crescere i nostri figli e i nostri nipoti, desideriamo che lo spirito di fratellanza e sorellanza, di solidarietà e condivisione, umanità, empatia e vicinanza prevalgano sull’odio e la paura che sembrano imperversare a causa, anche, di questa guerra che ripudiamo. Ogni giorno preghiamo affinché l’amore prevalga, impegnandoci nella nostra missione di Fede e amore.

Caro Santo Padre, Le chiediamo di pregare, per noi affinché ci venga concessa la grazia per continuare a vivere e amare, per i nostri cari affinché possano avere sempre la forza di assisterci, per il personale medico, infermieristico, Oss, ausiliario che si prende cura di noi, per le Associazioni di volontariato, per i donatori e le donatrici di sangue e midollo osseo che dedicano se stesse per salvare la vita di tante persone, per la nostra città oppressa da interessi politici e economici che antepongono il profitto alla salute, al benessere e alla felicità umana, per le sue famiglie che soffrono malattia e disoccupazione, per i suoi giovani costretti a lasciare la propria terra e i propri genitori per costruire la propria vita altrove, per i suoi bambini che conoscono ingiustamente le sofferenze della malattia, ricoverati nel reparto oncologico pediatrico o alla ricerca di una salvezza di vita lungo i viaggi della speranza. 

Caro Santo Padre, saremmo lieti di accoglierLa nella nostra città, talmente bisognosa di una Sua intercessione di Fede e pace. La Sua presenza sarebbe come una luce tra le tenebre, la Sua visita ravviverebbe di speranza i nostri animi. 

Noi pregheremo sempre per Lei, affinché la Sua missione di Fede ispiri l’intera umanità, portando consolazione, sollievo, forza emotiva, unione, desiderio di amore e riconciliazione, proprio come Gesù ci ha insegnato: “Amatevi gli uni con gli altri”. Semplicemente.

Con affetto e riconoscenza,

i pazienti e le famiglie della Struttura complessa di ematologia dell’ospedale San Giuseppe Moscati di Taranto.”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *