L’importanza del contenuto, fra l’evoluzione dei social network e lo Storytelling

Avete mai fatto caso al fatto che i social network, senza di voi a viverli, sarebbero scatole vuote? Pensateci. Quanto sarebbe interessante navigare su Facebook, postare foto su Instagram, condividere video su Snapchat, se entrandovi non vi fosse nessun contenuto da guardare, e non vi fosse nessuno a guardare i vostri? Altro che storytelling: sarebbe una noia mortale!

Troppe volte si dimentica che a rendere speciale una qualsiasi azione, soprattutto se svolta online, è l’Esperienza, ossia il complesso di eventi e fenomeni che sono oggetto di percezione e riflessione della persona: più questa è customizzata e legata a dinamiche sociali, più risulterà autentica e speciale per l’utente. Anche per questo, provocatoriamente, la scriviamo con la E maiuscola.

Benjamin sosteneva che la narrazione nasce all’esperienza dell’uomo: non c’è storia che venga raccontata, che non sia nata e/o ispirata (direttamente o indirettamente) da fatti che il narratore ha vissuto. Ognuno di noi racconta perché vive: e quando lo fa rispettando i crismi di autenticità, ecco che quella storia acquisisce valore. Che poi siano sorte altre forme di racconto che hanno reso meno importante la figura del narratore puro, questa è un’altra storia.

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