Luigi ci racconta il suo lavoro nel call center di Roma e Fiumicino

Come preannunciato diamo inizio alle interviste rivolte ai dipendenti di TP e partiamo approfondendo il lavoro nel call center di Roma e Fiumicino dell’area Quality & Process attraverso le parole di Luigi.

REDAZIONE: Da quanto tempo lavori in Teleperformance?
LUIGI: Lavoro in Teleperformance dal 2005.

R: Da quanto invece sei impegnato in questa area?
L: Nel Luglio del 2007 sono entrato nell’area Qualità e Controllo, oggi denominata Quality & Process.

R: Di cosa ti occupi?
L: La principale attività dell’area Qualità è rappresentata dal costante monitoraggio dei processi aziendali al fine di poter adeguare gli stessi ad elevati standard di qualità quali ad es. ISO 9001, COPC e tutte le BEST Practices definite dal Gruppo. Il raggiungimento di questo obiettivo avviene attraverso una serie di attività correlate quali ad es. analisi e studio degli standard e conseguente adeguamento alla realtà aziendale, redazione e/o modifica di nuovi documenti aziendali, conduzione di Internal Audit, rilevazione di non conformità, erogazione di eventi formativi, etc.

R: Come si svolge la tua giornata tipo?
L: Non esiste una vera e propria giornata tipo. Ogni giorno può essere diverso da quello precedente essendo le attività in carico differenti in base alle pianificazioni interne condivise con capo e colleghi. In generale appena arrivo in ufficio, dopo aver dato una prima lettura alle e-mail, guardo la mia “To Do List” e comincio a lavorare con l’obiettivo di portare a termine la maggior parte dei punti pianificati, salvo criticità o emergenze sopraggiunte.

R: Raccontaci i tuoi compagni di stanza.
L: I miei compagni di stanza sono il mio capo Letizia e la mia collega Anna Maria…insomma potrei dire beato tra le donne…e che Donne!!!! Collaborative e sempre pronte a confronti costruttivi su tutto ciò che riguarda il lavoro ma anche disponibili a supportarti nel momento del bisogno e a farti sorridere durante i momenti di pausa.

R: La cosa che ami di più del tuo lavoro?
L: La possibilità di essere costantemente aggiornato sugli standard del Gruppo e lo sfidante obiettivo di lavorare in coordinamento con le altre aree aziendali al fine di allineare i processi interni a quelli Corporate.

R: E cosa cambieresti?
L: Cambierai l’approccio dei colleghi alle Non Conformità. La Non Conformità viene spesso interpretata come una punizione o qualcosa di simile. In realtà si tratta solo di uno scostamento rilevato e che va sanato attraverso delle azioni da definire ed implementare. La rilevazione delle Non Conformità significa che esiste un Sistema e che questo è tenuto sotto controllo nell’ottica di un miglioramento continuo.

R: L’oggetto a cui non puoi rinunciare sulla tua scrivania?
L: I miei innumerevoli appunti sparsi su ennemila blocchi.

R: Una cosa che non hai mai detto al tuo capo…
L: “Grazie per avermi dato fiducia durante quest’anno in cui sei stata impegnata in attività che ti hanno portato a lavorare distante dall’Italia”.

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