Razionali di giorno, emotivi di notte: anche i tweet hanno un bioritmo

Il nostro modo di pensare cambia durante la giornata, seguendo cicli di 24 ore che ci portano ad essere Dottor Jekyll, ovvero razionali e analitici, di giorno, con un picco prima delle 10 del mattino, e Mr Hyde, ovvero meno razionali, più viscerali e più disordinati, anche nell’esposizione, quando è buio. Lo mostra uno studio che ha analizzato sette miliardi di parole usate in 800 milioni di tweet in un periodo di quattro anni.

«Ogni mezz’ora raccogliamo tweet da 54 città diverse. Abbiamo così accumulato, negli anni, una ricca serie temporale di contenuti. A interessarci, più che i fatti specifici di cui la gente parla su Twitter, è cos’altro questi tweet rivelino sui loro autori: il morale, l’umore, le preoccupazioni, le attività» spiega Nello Cristianini, docente all’Intelligent System Laboratory dell’Università di Bristol e coautore dello studio pubblicato su Plos One. «Ad aiutarci sono strumenti molto sofisticati di psicometrica (la scienza che serve a misurare i test piscologici) elaborati da psicologi americani, che, invece di usare i classici questionari, hanno iniziato a leggere i testi scritti dai pazienti – ad esempio diari e annotazioni – e ne hanno tratto delle liste di parole utili a rivelare lo stato d’animo di chi le scrive. Sono state così stilate nel tempo liste di centinaia di parole per ogni argomento, con 73 argomenti diversi». Liste che i ricercatori inglesi hanno applicato ai contenuti di Twitter, anonimizzati e ordinati cronologicamente.

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