Un recente documento dello European political strategy center sull’autonomia strategica nell’era digitale, sostiene che sono tre le dimensioni indispensabili per perseguirla: la dimensione industriale, quella operativa e quella politica – strettamente correlate tra di loro. In questo contesto, Leonardo – tra i principali attori europei nelle tecnologie, nei servizi e nell’innovazione per applicazioni di sicurezza – è certamente pronta a fare la sua parte. Tuttavia, l’industria non può collaborare in modo efficace o creare strumenti per gestire le nuove criticità se i meccanismi per la cooperazione non sono disponibili, o le priorità non definite.
Se l’Europa vuole essere all’avanguardia in questa sfida, non sarà sufficiente fornire strumenti e finanziamenti di ricerca e sviluppo, o realizzare politiche per far fronte alle esigenze di sicurezza. È necessario decidere ora le sue reali necessità in termini di autonomia strategica, guardando a un futuro fatto di tecnologie digitali e intelligenza artificiale e, conseguentemente, di nuovi modelli industriali e produttivi, nuovi servizi e nuovi benefici per i cittadini, che comporteranno una forte intrinseca vulnerabilità. La gestione di tale vulnerabilità non potrà essere delegata al singolo, sia esso cittadino o impresa.
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