Un “naso elettronico” può salvare i libri rovinati

Un naso elettronico potrà aiutare a curare i libri e a salvarli sin dai primi segni del degrado della carta. I vecchi volumi emanano odori così diversi che vanno da quelli più piacevoli (come gli odori di mandorle, caramello e cioccolato) a quelli più cattivi (come quelli di formaldeide, vecchi vestiti e spazzatura). Secondo gli studiosi portoghesi dell’Università di Aveiro, fiutandoli è possibile capire quali parassiti li hanno colpiti e, di conseguenza, come intervenire prima che sia troppo tardi.

La carta è composta principalmente da cellulosa, insieme ad altri componenti vegetali e additivi che ne migliorano le proprietà. La cellulosa è resistente all’invecchiamento, ma gli altri componenti sono molto più vulnerabili al degrado causato da calore, umidità e luce. Prima del 1845, spiegano gli studiosi, la carta era costituita principalmente da stracci di cotone e lino, che erano forme relativamente pure di cellulosa e quindi abbastanza stabili. Da quell’anno in poi, invece sono stati sviluppati processi per produrre carta da fibre di pasta di legno. Questa è meno resistente di quella in cotone, ma con il vantaggio che il legno è un materiale più economico e più facilmente disponibile.

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