Quante volte, entrando in un negozio durante il periodo dei saldi, avete avuto l’impressione che il prezzo originario di un articolo sia stato alzato prima di applicare lo sconto? E che si tratti di commerciante in malafede o di semplice disattenzione del consumatore, il dubbio resta. In Rete il problema è risolto da alcuni software che stanno cambiando il percorso dell’eCommerce. Algoritmi grazie ai quali è possibile tenere traccia storica dei prezzi di un prodotto, seguirne le oscillazioni e affondare il colpo (cioè l’acquisto) al momento più opportuno, ovvero quando il prezzo è ai minimi storici. Ma andiamo con ordine.
Comparatori e price tracking
Nel processo di disintermediazione tipico di Internet, l’eCommerce recita da sempre un ruolo da protagonista. I numeri sono in crescita, anno su anno, con fatturati sempre più floridi. Durante l’ultimo “black friday”, il venerdì nero degli sconti, le cifre sono state da capogiro: transazioni per oltre 3 miliardi di dollari, solo online, negli Stati Uniti. Il lunedì successivo, il “cyber monday”, la cifra è stata addirittura superiore. Segno che il commercio online sta diventando abitudine. E con questo, l’utilizzo di due strumenti indispensabili: i comparatori e i price trackers. I primi li conosciamo da tempo, con l’italianissimo trovaprezzi.it (di proprietà dell’azienda pavese 7Pixel) che macina qualcosa come 70milioni di pagine visualizzate al mese. I price trackers, invece, sono meno conosciuti, ma stanno prendendo piede negli ultimi tempi. E a giudicare dal primo impatto, hanno potenzialità differenti.
Leggi l’articolo completo QUI