1. La Digital Transformation rappresenta davvero il volano per il cambiamento della società di oggi?
La Digital Transformation è già una forza trainante che permea il tessuto della società moderna e ne influenza il cambiamento. Questo vale per qualsiasi settore, direttamente e indirettamente, spesso in maniera non troppo velata, a volte invece in modi totalmente inaspettati.
2. Quale è il rischio e l’opportunità più grande che possono verificarsi?
Le opportunità sono infinite: le più grandi e importanti ancora non possiamo neanche immaginarle.
E’ proprio questo gioco di continua ricerca e scoperta che ci motiva ogni giorno e rende il nostro lavoro stimolante…se avessimo già tutte le risposte non sarebbe altrettanto interessante! Bisogna inoltre ricordare che le opportunità sono alla portata di tutti: il cambiamento non deve e non può partire dai reparti tecnici, ma nasce dalle esigenze e dalle idee di chi lavora in contesti operativi. La curiosità quindi deve essere la nostra più cara compagna, la fantasia la nostra più grande arma. Il rischio infine è fondamentalmente uno solo: lasciarsi travolgere dal cambiamento e non esserne partecipanti attivi.
E’ come quando al mare, da piccoli, si giocava e ci si divertiva con i cavalloni e bisognava stare attenti a “saltare” al momento giusto.
3. Credi che si debba parlare innanzitutto di un cambiamento culturale?
Certamente, un cambiamento rapidissimo, necessario e inevitabile, che stiamo già attraversando da tanti anni. Prima è venuto internet, poi gli smartphone e i social, adesso è il turno dell’I.A., delle automazioni e dei Big Data:
stiamo vivendo un’epoca di continua evoluzione tecnologica, che deve necessariamente essere accompagnata, normata e guidata da un evoluzione sociale e, quindi, culturale. Per stare al passo è assolutamente necessario cambiare mindset e abbracciare questi continui cambiamenti, tenendo presente che solo accogliendo il cambiamento e non ostacolandolo potremo trarne tutti i vantaggi.
4. Sei il Project Leader del progetto tpbotathon. Un primo bilancio.
Il bilancio è stato da subito più che positivo, poiché la risposta all’iniziativa da parte dei Teleperformers italiani è stata a dir poco incredibile! Moltissime le idee pervenute, che si sono dimostrate sempre interessanti, innovative e futuristiche. Nonostante alcune di queste non sono immediatamente applicabili per via dei tempi limitati del contest, è chiaro come stiamo iniziando a raccogliere i primissimi frutti di quell’idea di rivoluzione tecnologica che qualcuno sta innestando da tempo in TP Italia. Molti Teleperformers stanno già abbracciando il cambiamento e mi piace pensare che saranno proprio questi animi a motivare il resto di TP Italia, per portarci a spiccare in tutto il mondo, come già stiamo facendo.
5. Lavori in tpitalia da pochi mesi. Cosa ti ha piacevolmente sorpreso perché inaspettato?
La scoperta più grande è stato notare il forte senso di appartenenza che lega tutti i Teleperformers, sinonimo di un contesto che cura gli interessi dei singoli. Un sistema tanto coeso, che punta ad un obiettivo condiviso, può raggiungere i traguardi più grandi.