Facebook sperimenta il ‘Non mi piace’. “Ci aiuterà a individuare i commenti sgraditi”

DAVVERO Facebook introdurrà il tasto Non mi piace? Sì e no. Ma più no che sì. Nel senso che il social network ha confermato di aver avviato una sperimentazione per un comando battezzato come “Downvote”. Ma non si tratterà esattamente di ciò che aspettiamo da anni, cioè un “Dislike” vero e proprio (come quello introdotto nelle conversazioni della chat Messenger). Nello specifico, infatti, si applicherà solo ai commenti. E l’obiettivo sembrerebbe rientrare nella più complessiva strategia contro l’hate speech, cioè i discorsi d’odio, le molestie, i troll e gli abusi sulla piattaforma: dovrebbe infatti servire a etichettare i commenti offensivi o fuori luogo, consentendo così alla piattaforma e agli amministratori delle pagine di renderli meno evidenti nella discussione sotto a un post. Un modo per non eliminarli di netto ma per penalizzarli in profondità.

Insomma l’iniziativa servirebbe a ridurre la visibilità degli interventi offensivi degli utenti. Anche se, ovviamente, la questione rimane scivolosa, nel senso che attribuirebbe agli utenti e ai segretissimi algoritmi di Menlo park una capacità di intervento più sfumata e per certi versi più subdola della classica eliminazione definitiva decisa dall’amministratore di una pagina. In ogni caso, l’obiettivo sembrerebbe quello di favorire le famose “interazioni significative” fra le persone, cruccio costante del fondatore Mark Zuckerberg, da tempo alla ricerca di una strada per bonificare la sua creatura.

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