Il 4 aprile è la Giornata mondiale per l’azione contro le mine

Oggi 4 aprile si celebra la XII edizione della Giornata Mondiale per la promozione dell’azione contro le mine e gli ordigni bellici inesplosi, indetta dalle Nazioni Unite nel 2005.

La Giornata vuole mantenere viva l’attenzione nei confronti di una minaccia, quella delle mine e degli ordigni bellici inesplosi, che continua a colpire ancora oggi le popolazioni civili sia durante che dopo i conflitti, come accade quotidianamente in terre come l’Afghanistan, la Libia, lo Yemen, la Siria o l’Ucraina.

Le vittime di queste armi sempre più micidiali sono ormai per la gran parte appartenenti alla popolazione civile, sia in tempo di guerra che di pace: secondo i dati ufficiali – presumibilmente molto inferiori alla realtà effettiva – delle oltre 6000 persone rimaste uccise o ferite nel mondo dalle mine anti-uomo e dagli ordigni bellici nel 2015, l’80% sono civili e il 40% bambini o ragazzi.

Un  problema che richiede sforzi costanti da parte degli stati, con l’assistenza dell’Onu e delle organizzazioni preposte, per favorire la bonifica nei paesi in cui le mine e i residuati bellici costituiscono una grave minaccia alla sicurezza della popolazione civile e un ostacolo allo sviluppo sociale ed economico.

La Redazione

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