Nel decimo anniversario del Research@Intel day, l’evento nel quale il colosso dei processori apre le porte dei propri laboratori, sono state presentate le innovazioni che rivoluzioneranno la nostra vita.
“Tra dieci anni vorrei che la tecnologia leggesse i miei pensieri“. Queste parole, pronunciate da una fantasiosa bambina, hanno aperto l’evento annuale organizzato dalla Intel, nel corso del quale è stata offerta alla stampa la possibilità di curiosare tra le scoperte tecnologiche del futuro…
Fare shopping sarà sempre più facile e veloce: potremo provare un abito senza neppure varcare la soglia di un camerino… infatti un avatar tridimensionale, identico a noi, ci mostrerà l’effetto su uno schermo!
Questo è il progetto al quale sta lavorando il team della ricercatrice Nola Donato che, attraverso un algoritmo della Intel, sta cercando di mettere a punto un software che riproduca le sembianze di chiunque, affidando i movimenti alla tecnologia Kinect della Microsoft.
E in casa avremo ancora bisogno di un monitor? Stando ai progetti della Intel la risposta è no. Ogni parete infatti potrà trasformarsi in un display interattivo che interpreterà i nostri gesti: con una depth camera e un proiettore potremo navigare sui nostri social network, guardare foto o proiettare film senza telecomandi, ma semplicemente parlando o alzando un braccio tra le pareti del nostro salotto.
Nel mondo del futuro neppure le chiavi saranno più un problema. Lo abbiamo visto fare decine di volte nei film di fantascienza e ora finalmente sembra possibile: Wu Nguyen, un giovane ricercatore degli Intel Labs, ha mostrato il prototipo di una porta in grado di riconoscere il padrone di casa da una scansione biometrica del volto, della voce e delle impronte digitali. Una sofisticata telecamera al posto dello spioncino sarà in grado anche di verificare il contenuto della posta che ci consegnano. Inutile dire che la stessa tecnologia è adattabile anche sulle automobili… addio quindi ai mazzi di chiavi!
Immaginare tutto ciò è sicuramente divertente e affascinante, perché permette di proiettarsi in una realtà che siamo abituati a vedere soltanto al cinema, ma che invece… potrebbe essere la nostra tra qualche anno!