Lavoro e Social Networking è un binomio che si rafforza sempre più, un passaggio obbligato nell’era del 2.0 per chi vuole cercare o offrire una posizione lavorativa.
Torniamo sul tema, già affrontato più volte riportandovi quanto emerge da un report di Adecco, la più grande agenzia di risorse umane del mondo.
Il Social Recruiting interessa ovviamente i candidati e le aziende e le piattaforme sono quindi utilizzate da chi è in cerca di occupazione e dalle Human Resources; gli addetti al reclutamento delle nuove risorse cercano, tramite i profili sui Social Media, di carpire più informazioni possibili riguardo i candidati. Ovviamente tutto ciò che si evince da un account social può tornare utile ad un selezionatore, ma in particolare le notizie più ricercate sono quelle affini alle esperienze di impieghi precedenti e degli studi effettuati.
Chi cerca lavoro, tende a separare la vita privata da quella lavorativa, dedicando accessibili foto e bacheca solamente agli amici ed evitando così di mostrare, in fase di colloquio, un’immagine di sè non professionale. Unito ad un buon CV online ed a maggior visibilità in contesti professionali tutto ciò rientra in una pratica molto in voga tra professionisti e giovanissimi: il personal branding.
Si tratta della cura della propria immagine, praticamente la stessa cosa che fa un’azienda.
Secondo Adecco il 67% degli utenti utilizza i Social Network per poter accedere ad una candidatura, così come i recruiter (67%) nell’attività inversa. Entrambe le figura prediligono Linkedin, ma non disdegnano Facebook.
Chi è in cerca di occupazione consulta spesso le posizioni aperte e sono i laureati e gli appartenenti alla fascia d’età tra i 34 ed i 49 anni quelli più attivi sulle piattaforme social. Come è facile immagina, chi vanta un master o un dottorato ha maggiori changes di trovare un lavoro, ma la ricerca sul web è di dominio pubblico e coinvolge anche chi ha meno istruzione.
Chi vuole un lavoro usa i Social Media per
- la ricerca degli annunci (70%)
- ricerche sulle pagine aziendali (53%)
- la proria Web Reputation (47%)
- inviare il proprio CV (56%)
- avere info sui possibili nuovi datori di lavoro (44%).